TOWalkAbout

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TOWalkAbout  zona Aurora

Un Sabato mattina mi sveglio e decido di voler guardare la città con occhi diversi, con gli occhi di chi si lascia sorprendere e con il sorriso di chi sa già che ne varrà la pena.

Ancora un po’ assonnata mi dirigo al luogo dell’incontro di questa camminata in Borgo Aurora dove,grazie all’ausilio di auricolari,potrò camminare per le vie del quartiere ascoltando i commenti di chi questa zona la vive quotidianamente. Il TOWalkabout, così si chiama questo progetto di ACMOS che rientra nel Bando ORA della Compagnia di San Paolo, inizia dai bagni Pubblici di Via Agliè luogo simbolo del quartiere.

Sembriamo una scolaresca o un gruppo di turisti che passeggiano per le vie della città ascoltando la voce ed i commenti dei residenti. Camminando per le vie dormienti di un Sabato mattina nuvoloso arriviamo alle case popolari di Via Como. L’amministratore del condominio ,da bravo padrone di casa, ci mostra con orgoglio i lavori degli artisti che hanno risvegliato la bellezza in un luogo apparentemente dimenticato. Superato il portone d’ingresso ci troviamo davanti un affresco colorato che ci dà il benvenuto e rende subito familiare un luogo di passaggio.

Nel cortile ad attenderci ci sono un atlante e una scala decorata che viene utilizzata per fare i lavori di manutenzione con stile ed eleganza.

Il condominio è un edificio antico con i ballatoi e, salendo le scale, troviamo delle foto appese che riprendono il complesso da diverse angolature e prospettive quasi a volerne narrare la storia.

Una volti giunti al primo piano non si può non notare il tetto del garage che è stato decorato e dove, in passato, si sono svolte anche delle performance teatrali. Il rosso vivo il blu intenso, l’arancione e il bianco si fondono regalando l’immagine di un tappeto degno di una reggia.

La cosa che colpisce di più sono i “ ritratti di famiglia” appesi vicino alle porte d’ingresso degli appartamenti: “Le famiglie nobili avevano la tradizione dei ritratti di famiglia, perchè non possiamo fare anche noi i nobili?” dice l’amministratore suscitando l’ilarità di tutto il gruppo. Questa battuta però mi fa riflettere e, mentre scendo le scale capisco che la bellezza fa parte di ognuno di noi e che portarla nei luoghi che abitiamo è fondamentale per sentirli nostri e per sentirci parte di qualcosa.  

La passeggiata prosegue e raggiungiamo un’edicola che, con il consenso del proprietario, è diventata un luogo dove artisti espongono le proprie opere. C’è tutto il celofan intorno quindi non vediamo il gioiello che si nasconde sotto lo scotch ma, dai racconti di una delle ideatrici, si capisce che si tratta di un vero tesoro. Riappropiarsi dei luoghi lasciati a se stessi, dei luoghi abbandonati e dare loro nuova vita diventa anche un modo per rivalutare il quartiere ed il rapporto che gli abitanti hanno con i luoghi che li circondano. Dedicare del tempo a rendere bello un luogo, non significa solo abbellirlo ma vuole dire diventarne parte.

La camminata si conclude al mercato del Balon che ogni Sabato inonda le vie del quartiere con i suoi odori,i suoi rumori e i suoi colori.

Seguire una traiettoria diventa impossibile perché ci si lascia trasportare dalla corrente e dai commercianti che, con le loro offerte, cercano di attirare l’attenzione del cliente. Per un momento non mi sembra di essere a Torino, penso di trovarmi in uno di quei mercati sterminati dell’India colmi di umanità e caos.

Ad un certo punto ci infiliamo in una stradina fatta di ciottoli che ci conduce a Le Puces de Turin, un’associazione di commercianti che si occupa di antiquariato. Tra le mura di questa struttura a breve prenderà vita una performance teatrale volta a concludere la giornata di oggi…Questo però ve lo racconto nella prossima puntata…Stay tuned!